Opere⤵︎   Ambienti⤵︎   Anime naviganti, 2004

Per la mostra personale Molfetta al Torrione Passari, due opere ambiente (site-specific) entrano in simbiosi con il luogo per creare un messaggio inedito, che nasce proprio per l’occasione e all’interno degli spazi espositivi medievali del Torrione.

Qui la pittura si espande, anche in senso plastico, attraverso la dissoluzione in una miriade di unità cromatiche o punti-pittura che ridefiniscono la percezione dell’intero ambiente, misurano lo spazio, fondano il colore. Il loro disporsi sul piano dei pavimenti è definito dall’incontro di archi di cerchio aventi raggi determinati dalle misure dell’area, per ribaltamenti multipli. Ogni visitatore, esercitando l’autonomia dell’interattività, può collegare visivamente a proprio modo i vari elementi, persino descrivendo delle linee virtuali diverse da quelle che hanno costruito l’opera. Il blu persistente, lo stesso della vernice marina che ricorre quasi all’infinito nei cantieri navali e nelle imbarcazioni del porto, evoca la qualità cromatica che segna la realtà della visione nel paesaggio marino di Molfetta.

In queste opere, la pittura conquista la spazialità ampia dell’ambiente, con le sue plasticità multiple, con tutta la carica e l’energia, ma anche la sensibilità, derivanti dall’autodisciplina degli esercizi spirituali propri della devozione del pittore.

In particolare in Anime naviganti, assumendo anche l’uso di pigmenti fosforescenti e il fotoperiodo con l’alternanza processuale di condizioni di luce artificiale (7 minuti) e buio (7 secondi), fra colore illuminato e colore illuminante, si attivano esperienze sensibili che vivono la loro durata oltre la stessa corrispondenza con l’evento visivo, estendendole nei ritmi delle dimensioni di memoria.